Ridolfo Campeggi, conte di Dozza e membro illustre dell’Accademia dei Gelati col nome di Rugginoso, è senza dubbio una delle figure più affascinanti del panorama felsineo di primo Seicento benché sia ancora oggi poco studiato e considerato un minore, spesso etichettato come pedissequo marinista. Il presente studio vuole quindi gettare nuova e più intensa luce sulla poesia lirica di Campeggi, andando ad inserirla in un affresco dettagliato della sua ampia produzione che include le rime, il teatro, i testi per tornei e giostre (raffinati esempi di una liturgia urbana d’ispirazione cavalleresca) e i primi, felici passi nel genere nascente del melodramma. La vasta ed articolata opera di Campeggi rispecchia la personalità poliedrica di un uomo che fu protagonista a pieno titolo della temperie barocca, partecipando attivamente e con profitto alla vita politica, accademica e culturale di Bologna. Oltre a ravvivare l’attenzione nei confronti di un intellettuale che fu artista a tutto tondo a livello sia locale che nazionale ed europeo, questa edizione critica offre indagini e spunti per scandagliare con rinnovato interesse la fitta e multiforme rete delle accademie letterarie in Italia, dei loro affiliati e del loro contesto socio-culturale.